Disponibile la mappa interattiva delle stazioni PRISMA: cliccate sulla carta dell'Italia per accedere e visualizzare le immagini delle nostre camere all-sky
PRISMA Days 2024 – Apertura iscrizioni
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per i PRISMA Days 2024!
Ci vediamo il 4 e 5 ottobre al Parco Astronomico La Torre del Sole, a Brembate di Sopra (BG), per la sesta edizione del meeting del progetto PRISMA.
Per iscriversi e per maggiori informazioni, visitare il sito: https://indico.ict.inaf.it/e/prismadays2024
Probabile meteorite a Nord-Est di Pordenone
Come preannunciato nel nostro comunicato del 26 luglio scorso, il brillante bolide avvistato da numerosi cittadini europei nella serata di martedì 23 potrebbe aver lasciato dei residui (meteoriti) che si troverebbero ora sul terreno.
Gli esperti di PRISMA, tenuto conto della direzione dei venti che spiravano in alta quota al momento dell'evento, hanno calcolato una probabile area di caduta di tali meteoriti. Come si può vedere dalla mappa, l'area è un'ellisse posta circa sulla direzione est-ovest, piuttosto estesa, in quanto il bolide aveva una inclinazione non molto pronunciata rispetto al terreno.
I frammenti più piccoli e leggeri, dell'ordine di poche decine di grammi, potrebbero essere caduti nella zona più a Ovest, in corrispondenza del territorio che si trova tra Domanins ed Aurava, fino al fiume Tagliamento dove potrebbero trovarsi frammenti dell'ordine di 100-300 grammi.
I residui più pesanti, dell'ordine di parecchi etti, dovrebbero trovarsi invece sulla sinistra orografica del Tagliamento, tra San Odorico e Redenzicco, fino a Grions.
Se qualche abitante locale dovesse imbattersi in un frammento di roccia nero, di forma irregolare ma liscio e con gli angoli smussati (si veda esempio in fotografia), che potrebbe anche essersi rotto in più parti nell'impatto con il terreno, ci contatti all'indirizzo prisma_po@inaf.it o al telefono 349 19 77 591.
Non ci stanchiamo mai di ricordare che le meteoriti "fresche", recuperate poco tempo dopo la caduta, hanno una importanza scientifica grandissima, perché permettono di comprendere come si è formato e come è evoluto il nostro Sistema Solare.
PRISMA Days 2024 – Primo annuncio
Il 4 e 5 Ottobre 2024 si terranno, a Brembate di Sopra (BG), i PRISMA Days 2024, la sesta edizione del meeting del Progetto PRISMA (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera).
Come ormai ogni anno, i PRISMA Days saranno l'occasione per aggiornare la comunità di PRISMA sullo stato dei lavori, sulle novità ed i progressi dell'ultimo anno.
L’evento si svolgerà presso il Parco Astronomico LA TORRE DEL SOLE.
Inoltre, per quest'anno, i PRISMA Days si svolgeranno in contemporanea alla XXII edizione di Bergamo Scienza (27 Settembre - 13 Ottobre 2024).
Nella giornata di sabato 5 ottobre, alle ore 14:30 - 18:00 presso La Torre del Sole, si terrà uno “Stage per recuperanti di meteoriti", aperto a tutti gli interessati che vogliano contribuire alle attività di ricerca sul campo, e che prevedrà una formazione teorica e pratica sulla ricerca ed il recupero di meteoriti.
Le iscrizioni saranno disponibili presso il sito web di Bergamo Scienza. Seguiranno maggiori informazioni.
A conclusione dei PRISMA Days, nella giornata di sabato 5 ottobre alle ore 11:00-13:00 presso La Torre del Sole, si terranno anche la presentazione ed il Multiplier Event del progetto Erasmus+ StAnD, aperti a tutti gli interessati e rivolti, in particolare, ai docenti della scuola primaria e secondaria.
StAnD (StudenTs As plaNetary Defenders) è un ambizioso progetto europeo di educazione alle scienze dello spazio volto a coinvolgere i ragazzi delle scuole nella ricerca di asteroidi e nella caccia ai meteoriti.
A breve condivideremo la pagina web con maggiori dettagli per registrarsi al meeting e agli eventi associati.
Un fireball su Pordenone
Alle 19:31 UTC (21:31 locali) del 23 luglio 2024 tre stazioni della rete PRISMA (Trento, Rovereto, Novezzina), hanno ripreso un brillante fireball, ben visibile nel cielo ancora chiaro del tramonto. Il fireball è stato visto e segnalato da numerosi testimoni oculari: l'IMO ha raccolto ben 171 report la maggior parte dei quali dall'Italia, ma ne sono giunti anche dall'Austria, Germania e Croazia.
Grazie ai dati raccolti dalle camere PRISMA è stato possibile triangolarne la traiettoria in atmosfera e tracciarne l'identikit. Il meteoroide che ha generato il fireball del 23 luglio, delle dimensioni di 10-20 cm di diametro, è entrato in atmosfera alla velocità di quasi 14 km/s ad una quota di circa 70 km, quasi sulla verticale di Bassano del Grappa (Vicenza). Come tutti i piccoli meteoroidi, ha creato una scia di plasma ossia di gas ionizzato incandescente per effetto del frenamento con l’atmosfera che trasforma l’energia cinetica del meteoroide in energia termica del mezzo circostante. In queste condizioni si può stimare che la temperatura superficiale abbia raggiunto circa 2500 °C. La scia di plasma, che viene generata anche nel caso di oggetti artificiali che rientrano in atmosfera, come le capsule del progetto Apollo della NASA o la più recente Starship di Space X, vista da terra è la responsabile dell’effetto “scia di fuoco” che il meteoroide sembra lasciare dietro di sé, anche se non si tratta di “fuoco” perché non c’è niente che stia bruciando.
Dopo 6 secondi, il fireball si è estinto in prossimità di Pordenone, ad una quota di circa 35 km, quando la velocità è scesa al di sotto dei 3 km/s, ma probabilmente qualche frammento ha proseguito la sua corsa in quella che si chiama la fase di volo buio (perché non si vede), e potrebbe essere caduto a nord-est della città (il Team di PRISMA sta analizzando i dati per identificare lo strewn field). La cosa interessante è che nella fase di volo buio, quello che rimane del meteoroide consumato dall’interazione con l’atmosfera, si raffredda rapidamente quando entra in contatto con gli strati più densi e freddi della troposfera, inoltre c'è anche un processo di irraggiamento dalla superficie. Ad esempio, alla quota di circa 10 km dove volano gli aerei, la temperatura esterna è di -60 °C e un meteoroide può impiegare alcuni minuti per raggiungere il suolo. In effetti la fase di volo buio ha una durata molto maggiore rispetto alla fase di fireball, dove il meteoroide viene riscaldato, perché viene ulteriormente rallentato fino a cadere al suolo alla modesta velocità di circa 250 km/h. Il risultato è che al suolo un meteoroide al massimo arriva tiepido. Abbiamo precisato questi fatti perché è stata fatta l'ipotesi che il fireball del 23 luglio sia la causa di un incendio scoppiato a Pioppa, una frazione di Cesena, la sera del 23 luglio alle 22 locali, mezz'ora dopo l'evento. In realtà questo fireball non può essere il responsabile dell'incendio, in primo luogo perchè i frammenti di un meteoroide che arrivano al suolo al massimo sono tiepidi, non incandescenti e in secondo luogo perchè da Pordenone a Cesena ci sono circa 200 km, troppi per avere un'interazione diretta. Nel caso, il Team di PRISMA è disponibile a fornire ulteriori informazioni su questi aspetti poco noti dei fireball agli interessati.
Chiudiamo dicendo che dall'orbita eliocentrica percorsa dal meteoroide prima di cadere sulla Terra risulta che si tratta di un tipico oggetto "Apollo", con origine nella Fascia Principale degli asteroidi, posta nella regione di spazio fra Marte e Giove. In sostanza si è trattato della caduta di un piccolo e innocuo frammento di origine asteroidale.
BERSAGLIO PIANETA TERRA – STUDENTS AS PLANETARY DEFENDERS
Multiplier Event del progetto StAnD (StudenTs As plaNetary Defenders)
Data: mercoledì 24 luglio, ore 21:00 - 23:00
Luogo: Casa nel Parco - La Casa del Quartiere a Mirafiori Sud - Via Modesto Panetti, 1, 10135 Torino (TO)
Ingresso gratuito
Programma:
- Ore 21:00 - 21:20: Daniele Gardiol, Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Coordinatore del progetto StAnD. Conferenza spettacolo dal titolo "Bersaglio pianeta Terra".
- Ore 21:20 - 21:40: Chiara Lamberti, Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Communication Manager del progetto StAnD. Presentazione dei contenuti e degli obiettivi del progetto.
- Ore 21:40 - 22:00: Dario Barghini, Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Project Manager del progetto StAnD. Presentazione del funzionamento della telecamera caccia-meteore sviluppata dall'INAF per il Meteor Camera Kit del progetto StAnD.
- Ore 22:00 - 23:00: Osservazione del cielo con i telescopi portatili dell'INAF - Osservatorio Astrofisico di Torino.
In collaborazione con Centroscienza ONLUS (www.centroscienza.it) e Casa nel Parco (www.casanelparco.it).
StudenTs As plaNetary Defenders (StAnD) è un progetto Erasmus+ che si impegna ad appassionare studenti della scuola primaria e secondaria sul tema degli asteroidi, delle meteore e della difesa planetaria. Il programma della durata di 36 mesi consiste nel portare nelle classi asteroidi, comete, meteore e micrometeoriti attraverso attività ed esperimenti accuratamente progettati, come, ad esempio, l’installazione di camere per la rilevazione di meteore nelle scuole partecipanti ed un kit ideato appositamente per dare la caccia ai micrometeoriti. I partner del progetto hanno unito le proprie competenze specifiche per ideare un approccio integrato che permetterà agli studenti di seguire il viaggio di questi visitatori cosmici dallo spazio profondo fino al nostro pianeta. StAnD introdurrà un nuovo filone di attività in grado di appassionare gli studenti alle materie del curriculum STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e di accrescerne l’interesse in questi campi.
La prima StAnD Summer School
La prima Summer School del progetto Erasmus+ StAnD si è tenuta a Maratona, Grecia, dal 30 giugno al 5 luglio 2024. Durante la settimana, i nove partecipanti, insegnanti provenienti da tutta Europa, si sono avvicinati non solo alla tematica dell’educazione alle scienze dello spazio, ma hanno anche ideato scenari innovativi per appassionare gli studenti della scuola primaria e secondaria sul tema degli asteroidi, delle meteore e della difesa planetaria. Inoltre, nel corso della Summer School, Daniele Gardiol, primo tecnologo presso l'INAF - Osservatorio Astrofisico di Torino, ha presentato la rete PRISMA, di cui è coordinatore nazionale, e le nuove camere all-sky sviluppate da INAF - OATo per il progetto StAnD.
Un bolide rilevato nel pomeriggio del 20 giugno 2024 nell’arcipelago toscano?
Un forte boato è stato udito ieri pomeriggio, 20 giugno, intorno alle 16.30 ora locale, sulla costa toscana. Secondo le prime testimonianze si temeva che potesse essere stato un terremoto, notizia smentita però dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Ci segnala il nostro collega Emanuele Marchetti, dell'Università di Firenze, che ha effettuato le misurazioni e che collabora da tempo con la rete PRISMA:
Ieri pomeriggio intorno alle 14:30 UTC è stato registrato un forte boato in Toscana meridionale. L'Università di Firenze gestisce da alcuni anni un array di sensori infrasonici situato sulla costa meridionale dell'isola d'Elba, in collaborazione con l'Istituto Geofisico Toscano e con la protezione civile dell'Elba, proprio per studiare i boati che si avvertono nell'isola da una decina di anni.
L'evento è stato registrato non solo dai sensori situati all'Elba, ma anche da quelli posti sul monte Amiata e a Champoluc in Valle d'Aosta, con azimuth e tempi tra loro compatibili. Se a Champoluc si registra solo l'evento principale, all'Elba e all'Amiata (molto più vicini alla sorgente) si registra un segnale che mostra un'ampia traiettoria in atmosfera.
Considerando gli azimuth dei tre array, la posizione dell'evento principale dovrebbe situarsi a Sud dell'isola di Montecristo.
Il Segnale infrasonico registrato dai 5 sensori dell’array sito all'Elba.
Lo strewn-field del bolide del 4 giugno 2024
Contrariamente a quanto inizialmente ipotizzato, il bolide dello scorso 4 giugno 2024 potrebbe aver dato origine a meteoriti a terra.
Grazie all'alta inclinazione della traiettoria (circa 70°), la zona in cui cercare un’eventuale meteorite è meno ampia che in altri casi, essendo lunga circa 3200 m e larga circa 150 m, con una superficie di 0.5 kmq. Rispetto alla traiettoria di arrivo del fireball lo strewn field è stato spostato bruscamente di circa 90° verso destra per effetto del vento che la sera del 4 giugno era particolarmente intenso.
Dove cercare la meteorite?
Purtroppo la zona in cui ricercare l’eventuale caduta è impervia, ma attraversa la provinciale 209 in prossimità del paese di Appennino (MC) e si trova a soli 17 km da Camerino, pertanto secondo gli esperti della rete Prisma vale la pena di effettuare un tentativo anche se esiste la concreta possibilità che il meteoroide responsabile del fireball si sia completamente consumato durante l’attraversamento dell’atmosfera senza iniziare la fase di volo buio, condizione indispensabile per sperare nella presenza di meteoriti al suolo.
Gli eventuali frammenti maggiori, con una massa che dovrebbe essere compresa fra un paio di ettogrammi e 1 kg, potrebbero essere caduti in una zona meno boscosa, facilmente raggiungibile per la presenza di una strada in terra battuta che serpeggia lungo la parte finale dello strewn field.
Se vi doveste imbattere in una roccia di colore nero, liscia, irregolare ma con gli spigoli smussati, contattate Prisma al seguente indirizzo: prisma_po@inaf.it .
Il fireball dei Monti Sibillini
Il 4 giugno 2024 alle 19:23:26 UTC un brillante fireball è stato ripreso dalle camere Prisma di Folignano e Amelia. Purtroppo il cielo era parzialmente nuvoloso, ma il fireball era abbastanza brillante da essere comunque visibile. Contemporaneamente alla detection strumentale sono giunte diverse segnalazioni di testimoni occasionali che hanno segnalato il fireball compilando il form dell'IMO il cui link è disponibile sul nostro sito. Nel complesso, per questo evento (2732-2024), sono state raccolte 33 testimonianze visuali distribuite fra il centro e il nord Italia, Croazia e Slovenia.
Grazie alla triangolazione delle due camere, possiamo dire che il fireball ha avuto una durata totale di circa 3,6 s con inizio alla quota di 75 km e fine a circa 24 km d'altezza. Proiettando al suolo la traiettoria, si vede che il fireball è andato da Monte Fraitunno verso Colle d'Oncia, con una traiettoria da sud-est verso nord-ovest che si colloca all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. All'ingresso in atmosfera il fireball aveva una velocità di circa 17 km/s che si è ridotta progressivamente per via del drag atmosferico fino a ridursi a circa 7 km/s al momento dell'estinzione. Considerato il valore ancora elevato della velocità nella fase finale è molto probabile che il meteoroide responsabile del fireball si sia completamente consumato durante la caduta in atmosfera senza iniziare la fase di volo buio, condizione indispensabile per avere la presenza di meteoriti al suolo. In ogni caso, su questo ci stiamo lavorando.
L'orbita eliocentrica del meteoroide risulta di tipo Apollo con afelio all'interno della main-belt e perielio all'altezza dell'orbita terrestre, quindi a cadere in atmosfera è stato un piccolo meteoroide di origine asteroidale.
PRISMA organizza Stage per recuperanti di meteoriti
Vuoi imparare a riconoscere una meteorite appena caduta? Hai la passione per le stelle e da sempre osservi il cielo stellato cercando di scrutare qualche stella cadente? O più semplicemente sei un appassionato di astronomia e da tempo ti domandi come possono essere ritrovati i meteoriti?
Allora questo Stage fa per te!
Ora è possibile, con gli stage che stiamo organizzando nell'ambito del progetto «Sentinelle del cielo» finanziato con il contributo di Fondazione CRT, che da sempre sostiene la rete PRISMA.
Il progetto prevede una parte teorica, dove verranno illustrate le caratteristiche principali delle meteoriti appena cadute, oltre a elementi utili per i recuperanti, e una simulazione pratica di ricerca sul campo. Le persone che parteciperanno allo stage diverranno delle Sentinelle del cielo certificate dalla rete PRISMA.
E chissà che tu non possa trovare una nuova meteorite appena caduta segnalata dalla nostra rete!
Gli appuntamenti previsti sono i seguenti:
- 8 giugno 2024, a Bellino (CN), organizzato in collaborazione con l'Associazione Sideralis APS
- 5 ottobre 2024, a Brembate di Sopra (BG), organizzato in collaborazione con La Torre del Sole
- a Feltre (BL) in data ancora da definire, organizzato in collaborazione con l'Associazione Meteoriti Italia APS
Le iscrizioni per il primo stage a Bellino (CN) sono già aperte, per dettagli e iscrizioni potete cliccare QUI.