Il 10 settembre 2023, circa alle 23:30 UT un brillante fireball è stato visto da più di 80 testimoni in tutta Italia. Purtroppo le camere Prisma non hanno rilevato il bolide, quindi non siamo in grado di darvi la consueta descrizione accurata di quello che è successo e la sua provenienza.

In base alle testimonianze visuali raccolte dal form dell'IMO il bolide (evento 5264-2023), ha avuto una durata di circa 3 secondi, ha mostrato tutta una sequenza di colori - blu elettrico, verde smeraldo, giallo acceso e bianco - ha avuto un intenso flare finale (indice di frammentazione) e la scia di plasma, generata durante la caduta in atmosfera, era persistente con una durata di 10 secondi.

La probabile traiettoria proiettata al suolo, stimata dall'IMO in base alle osservazioni visuali, ci dice che il bolide si è mosso lungo la direttrice Recanati-Assisi, verso quest'ultima cittadina. Pur essendo un fireball sull'Italia centrale è stato osservato da nord a sud, da Palermo a Milano e questo indica un'alta quota e velocità del fenomeno di caduta. Probabilmente era un meteoroide di origine cometaria.

Mappa che mostra la posizione dei testimoni visuali e la probabile traiettoria proiettata al suolo del bolide del 10 settembre 2023 delle 23:30 UT (Crediti: IMO).

Alle 18:42 UT del 6 settembre 2023, ossia in prima serata, le camere Prisma di Rovigo, Cecima, Agordo, Trento, Vicenza e Novezzina hanno ripreso un brillante bolide di magnitudine assoluta -6 con traiettoria percorsa da sud-est verso nord-ovest. La traiettoria proiettata al suolo parte da Trento e termina in prossimità della cima del Rothörnli Sud, una montagna delle Alpi svizzere alta 2740 m che si trova subito dopo il confine con l'Italia.

Il fireball è stato ripreso a partire da 87 km di quota e si è estinto a 44 km, per una durata totale di 6 secondi. La traiettoria percorsa era a bassa inclinazione sulla superfice terrestre, circa 17°, per questo motivo l'arco percorso in cielo è stato notevole, come mostrano le immagini riprese dalla stazione Novezzina ospitata dall'Osservatorio astronomico del Monte Baldo. Al momento dell'ingresso in atmosfera la velocità era di 26 km/s, mentre all'estinzione era scesa a 18 km/s: questo valore elevato della velocità finale indica che il meteoroide si è completamente consumato durante la caduta senza dare luogo a cadute.

Per quanto riguarda l'orbita eliocentrica, il perielio si colloca fra le orbite di Mercurio e Venere, mentre l'afelio arriva fin quasi a Saturno. Si tratta di un'orbita molto eccentrica, tipica di un meteoroide di origine cometaria. A Prisma sono giunte anche diverse testimonianze da parte di osservatori occasionali che hanno avuto la fortuna di vedere il bolide che viene descritto di colore giallo-arancione.

Il fireball del 6 settembre 2023 alle 18:42 UT ripreso dalla stazione Prisma Novezzina sul Monte Baldo.

Ricorderete senz'altro il brillante fireball osservato alle 20:21 UT del 5 agosto 2023 da due camere della rete Prisma. Vi avevamo anticipato che c'era stata una caduta e ora possiamo dirvi dove andare a cercare le meteoriti.

Considerando il profilo della velocità e direzione dei venti per la zona della caduta, lo strewn field dove andare a cercare le meteoriti si colloca a Nord-Ovest dell'abitato di Macchia Valfortore, in Molise. Grazie all'elevata inclinazione della traiettoria del fireball la zona in cui cercare le meteoriti è abbastanza compatta, misura circa 2,5 x 0,7 km (1,7 kmq), quindi la probabilità di successo con una ricerca sistematica è elevata. Lo strewn field è quasi esattamente in direzione Nord-Sud, compreso fra la coppia di coordinate geografiche (41,59167° N, 14,90717° E) e (41,614012° N, 14,90778° E).

Lo strewn field della meteorite di Macchia Valfortore. A sinistra la zona delle meteoriti più leggere, a destra quelle più pesanti (Crediti: Prisma).

Quest'area è attraversata dalle ultime curve della SP39 poco prima di arrivare a Macchia Valfortore, quindi è possibile che qualche piccola meteorite si trovi direttamente sulla strada. Se qualcuno, abitante in zona, si imbattesse in un piccolo sasso - o in una serie di piccoli sassi - ricoperto da una patina scura (crosta di fusione) e con gli angoli smussati allora si tratta di una sospetta meteorite e per un corretto recupero deve fare le seguenti operazioni:

1-Fotografare la sospetta meteorite al suolo senza toccare niente per documentare il ritrovamento, magari mettendo di fianco una moneta da 1-2 € per dare un'idea delle dimensioni reali.

2-Rilevare e segnare le coordinate Gps del punto di ritrovo.

3-Indossare guanti di cotone, raccogliere la meteorite con delicatezza in modo che non si stacchi la crosta di fusione e avvolgerla in uno o più pezzi di carta assorbente pulita.

4-Mettere la sospetta meteorite, avvolta nella carta assorbente, in un vasetto di vetro e chiudere il tappo. In questo modo la candidata meteorite è al sicuro, lontano da contaminazioni umane.

5- Segnalare a Prisma il ritrovamento, inviando una foto con la descrizione delle modalità di ritrovamento e le coordinate Gps all’indirizzo email prisma_po@inaf.it, oppure telefonare al coordinatore nazionale di Prisma, Daniele Gardiol dell'Inaf-Osservatorio Astrofisico di Torino (tel. 3491977591).

In questo modo Prisma potrà verificare se si tratta di una meteorite oppure di una pietra comune. Nel primo caso andranno fatte ulteriori analisi in laboratorio, assolutamente gratuite. Un campione rappresentativo della meteorite sarà depositato in un museo. In seguito alle analisi la meteorite riceverà il nome e la classificazione ed entrerà a far parte dell'elenco delle meteoriti ufficialmente riconosciute. Va detto che le meteoriti non classificate sono prive di valore commerciale, quindi affinché il ritrovamento abbia un qualche valore il frammento deve prima essere analizzato e classificato dai ricercatori: non tenete mai nel solito cassetto una sospetta meteorite.

Ci sono giunte tantissime segnalazioni visuali di un brillante fireball osservato alle 20:44:36 UT del 26 giugno 2023. Sul sito dell'IMO le testimonianze, raccolte da tutta l'Europa, hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 477, fra queste anche molte dall'Italia (Evento 2023-3231), specialmente da Lombardia ed Emilia Romagna, ma anche da Piemonte, Veneto e Friuli. La rete Prisma non ha ripreso il bolide e nemmeno la rete Fripon europea perché il cielo era ancora chiaro, quindi non possiamo darvi informazioni sulla traiettoria seguita in atmosfera, velocità di ingresso e orbita eliocentrica originaria.

In base alle testimonianze raccolte si può dire che la traiettoria del fireball proiettata al suolo andava da sud-est verso nord-ovest e che è passato allo zenit di Norimberga. Dalle immagini riprese da varie postazioni sparse per tutta Europa si vede come il meteoroide abbia subito almeno due frammentazioni prima di estinguersi e i testimoni riferiscono di un illuminamento a giorno del cielo.

Ci scrive Nicoletta B., che ha osservato il fireball da Legnano: <<L'ho visto dal mio balcone al quinto piano, molto lontano sull'orizzonte nord ma ben nitido. Notevole il cambio dei colori della scia, prima bianco poi verde con un lampo e poi arancione.>>

E Lorenzo M. che osservava dal Piemonte: <<Visto guardando il cielo in direzione nord-est, ha compiuto una parabola discendente verso nord nord-ovest>>

Data la luminosità del fireball, alcuni testimoni l'hanno stimato la magnitudine apparente da -13 a -22, è possibile la caduta al suolo di frammenti, ma senza maggiori informazioni non sarà facile individuare lo strewn field.

Il fireball DE20230626T204436UT ripreso da una camera all sky situata a Stephansposching (Crediti: Michael D.).

Era da un po' che le camere della rete Prisma non catturavano bolidi interessanti, ma il periodo di "magra" si è interrotto ieri 22 giugno alle 22:41 locali (20:41 UT), quando un bolide di magnitudine assoluta -6 è stato ripreso da 5 camere della Rete: Rovigo, Agordo, Trento, Vicenza e Novezzina (evento 20389 del database di Fripon).

Il bolide è stato ripreso quando era a 91 km di altezza a est di Padova e si è estinto a 72 km di quota, quasi sulla verticale del rifugio Longoni, struttura che si trova a 2450 m di quota  in Val Malenco: una traiettoria proiettata al suolo lunga circa 178 km, percorsa da sud-est verso nord-ovest, che ha attraversato Veneto e Lombardia in diagonale. L'inclinazione della traiettoria rispetto alla superficie terrestre era di circa 6°, quasi un bolide radente.

La velocità d'ingresso in atmosfera è stata di 37 km/s, un valore relativamente elevato e tipico di un meteoroide di origine cometaria. Quando il bolide si è estinto la velocità era ancora superiore a 30 km/s, quindi il meteoroide si è completamente consumato senza arrivare al suolo. Nel complesso il bolide, favorito dalla bassa inclinazione della traiettoria, ha avuto una durata di ben 5 secondi ed è stato visibile abbastanza a lungo da dare luogo a 20 testimonianze visuali che sono state raccolte da Prisma attraverso il form di segnalazione bolidi dell'IMO (International Meteor Organization).

L'orbita eliocentrica del meteoroide che ha generato il bolide ha l'afelio poco all'interno dell'orbita di Mercurio e perielio all'altezza dell'orbita di Giove, quindi con un'eccentricità di 0,9 conferma che il meteoroide era proprio di origine cometaria.

La lunga scia del bolide IT20230622T204125 ripreso dalla camera Prisma Novezzina, collocata all'osservatorio astronomico di Monte Baldo.

Per il terzo weekend consecutivo, anche oggi 10 giugno 2023 sono proseguite le ricerche della meteorite nello strewn field di Sospiro da parte del team di Prisma. Le precedenti "cacce" alla meteorite sono state descritte nelle news "Caccia alla meteorite di mezzanotte" del 28 maggio e "Meteorite Sospiro: il punto" del 3 giugno. Come sempre, il luogo di ritrovo e punto di partenza è stato il bar California di Sospiro, a guidare le ricerche è tornato Daniele Gardiol (INAF-OATo), coordinatore nazionale del progetto Prisma. Come le volte precedenti il gruppo  SOS Metal Detector non ha fatto mancare il suo indispensabile supporto. Le ricerche odierne si sono concentrate nei campi liberi da coltivazioni nella zona di Somma con Porto e a sud di Tidolo, dove i calcoli eseguiti da Prisma indicano la possibile presenza di meteoriti di piccola massa, fino a 100 grammi. Per le ricerche, ove possibile, è stato anche usato un drone per l'esplorazione ravvicinata del terreno. Il cielo nuvoloso, l'assenza di pioggia e la temperatura gradevole, hanno permesso la "caccia" senza troppe difficoltà. Riusciremo a trovare la meteorite Sospiro? Continuate a seguirci e lo saprete.

Il drone utilizzato nella ricerca delle meteoriti.
Ricerca dei meteoriti di piccola massa nei campi di stoppie a sud di Tidolo.
Ricerca di meteoriti con il metal detector. Anche se il contenuto di ferro delle condriti non è elevato può essere sufficiente per fare scattare il metal detector.

Come vi avevamo anticipato, dopo quella del 28 maggiosabato 3 giugno è stata fatta una nuova ricerca sullo strewn field della meteorite Sospiro.

La giornata è iniziata alle 09:00 al bar California di Sospiro con un briefing sulla disposizione dello strewn field in funzione della massa delle possibili meteoriti, tenuto ai volontari da Albino Carbognani del Project Office di Prisma, che ha coordinato le ricerche. In particolare è stato puntualizzato che la lunghezza dello strewn field (circa 10 km in senso sud-nord, con una larghezza di 500 m) è dovuto alla bassa inclinazione della traiettoria del bolide del 23 maggio. Per verificare se i metal detector dei numerosi membri dell'associazione SOS Metal Detector che hanno partecipato alle ricerche sono sensibili a una tipica meteorite è stato usata come test una condrite ordinaria di tipo H5 da 145 g. Passato positivamente il test le ricerche si sono spostate nello stewn field da 500 g e 1000 g, rispettivamente subito a est di Sospiro e nei campi a nord della provinciale 87. Nonostante il cielo molto nuvoloso, la pioggia non ha ostacolato le ricerche che sono proseguite per tutta la mattinata. Purtroppo, in diversi campi coltivati a grano e granoturco non è stato possibile accedere.

Fatta la pausa pranzo e con un meteo in deciso miglioramento, la ricerca è ripresa nel primo pomeriggio cercando intensivamente nei campi appena falciati dello strewn field da 450 g e da 100 g, quest'ultimo a sud della frazione di Tidolo. Lo strewn field di 350 g non è risultato accessibile per via delle estese coltivazioni. La tecnica utilizzata dai volontari presenti è stata quella "a pettine": fatta una fila di persone a distanza di alcuni metri l'una dall'altra, i campi accessibili sono stati "spazzolati" uno per uno con lo sguardo fisso a terra nella speranza di trovare qualche meteorite. Purtroppo, a parte diverse scorie di fusione del ferro di origine antropica (che possono assomigliare a meteoriti, ma non lo sono), non è stato trovato altro. Nel complesso i partecipanti hanno percorso a piedi una distanza di circa 20-25 km nei campi di Sospiro.

Le ricerche proseguiranno nei prossimi weekend, verso gli strewn field di 70 - 30 g, che si estendono a sud di Tidolo verso il fiume Po. La ricerca della meteorite ha avuto un risvolto mediatico in tempo reale sul sito di Rainews.it con un articolo a firma di Andrea Bettini: Cremona, in corso la caccia ai frammenti di meteorite.

Il briefing al bar California con la mappa dello stewn field e la meteorite usata come test di sensibilità per i metal detector.
Ricerca di meteoriti nei campi dello strewn field da 450 g, collocato immediatamente a sud-est di Sospiro.
Una delle scorie di fusione del ferro trovata dai membri dell'associazione SOS Metal Detector che hanno partecipato alle ricerche. L'oggetto era sepolto qualche centimetro sotto la superficie.
Sembra una meteorite, ma non la è: scoria di fusione ritrovata nello strewn field per meteoriti da 100 g collocato qualche centinaio di metri a sud di Tidolo.

Domani sabato 3 giugno sarà effettuata una nuova ricerca della meteorite caduta nel comune di Sospiro (CR), associata al bolide del 23 maggio scorso alle 22:21 UT. Chi volesse partecipare alla ricerca per aiutare il team di Prisma il ritrovo è alle 09:00 al bar California del paese dove sarà fatto il punto della situazione e verranno pianificate le ricerche nelle zone di possibile caduta.

La tenuta da adottare è quella tipica del trekking quindi scarponi leggeri, cappello, zaino con acqua ed eventuali viveri, attrezzatura per ripararsi dai temporali (previsti per il primo pomeriggio). Consigliata l'installazione sullo smartphone della app "GPS Logger" per registrare i propri spostamenti e condividerli con il team di Prisma così da avere una mappa aggiornata delle zone già esplorate. Lo strewn field è molto lungo (circa 9-10 km) perché la traiettoria del fireball era inclinata di soli 34° rispetto alla superficie terrestre, quindi la ricerca non sarà facile, ma nella ricerca scientifica niente lo è. In particolare verrà esplorata la periferia est di Sospiro, luogo privilegiato per la ricerca di meteoriti di massa compresa fra 450 e 500 g.

Nel caso di ritrovamento, la prima cosa da fare è fotografare la sospetta meteorite dove si trova senza spostare niente e misurare le coordinate GPS. Successivamente raccoglierla con i guanti, avvolgerla delicatamente in un pezzo pulito di carta assorbente da cucina e riporla in un contenitore atto a proteggerla, come un vasetto di vetro. Ovviamente va avvisato il team di Prisma che provvederà alla analisi del caso per stabilire se si tratta davvero di una meteorite o di un sasso terrestre.

Lo strewn field della meteorite di Sospiro calcolato dal team di Prisma per diversi possibili valori della massa. Come si vede le meteoriti più piccole si trovano verso il Po, mentre quelle di dimensioni maggiori cadono nella periferia est di Sospiro.

Qualche giorno fa vi avevamo dato notizia di un brillante fireball di magnitudine -9 ripreso dalla rete Prisma il 23 maggio alle 21:22 UT. Vi avevamo anche anticipato che era molto probabile l'arrivo al suolo, nella provincia di Cremona, di uno o più residui del meteoroide che aveva dato origine al fireball, in particolare i calcoli indicavano il comune di Sospiro come "epicentro" della caduta.

Dopo le opportune verifiche da parte degli esperti di Prisma è risultato che la probabilità di ritrovare al suolo delle meteoriti associate a questo evento è alta, quindi stamattina 28 maggio una dozzina di volontari guidati da Daniele Gardiol (INAF-OATo),  coordinatore nazionale del progetto Prisma, hanno iniziato le ricerche sul campo.

La base operativa è stata il bar California di Sospiro, dove i volontari si sono ritrovati alle 9 per fare il punto e dare inizio alle ricerche. Lo strewn field da esplorare è piuttosto ampio, infatti la traiettoria del bolide aveva un'inclinazione di soli 34° rispetto al suolo, quindi la possibile zona dove possono essere ritrovate delle meteoriti nel range di massa 50 - 1000 grammi è lunga 9 km e larga circa 500 metri, per un totale di 4,5 kmq. La metà est del paese di Sospiro coincide con lo strewn field delle meteoriti da 500 g, mentre a nord del paese si trova lo strewn field per le meteoriti da 1000 g. Verso il Po invece si dovrebbero trovare le meteoriti più piccole. La zona non è facile da esplorare per via delle coltivazioni e delle case che rendono non lineare la strategia di ricerca. Una situazione molto più difficoltosa rispetto alla ricerca di meteoriti nei deserti o in Antartide, dove il contrasto fra meteorite e suolo è massima.

Nel caso di effettivo ritrovamento, sarebbe la terza meteorite italiana di cui - grazie a Prisma - si conosce l’orbita. La prima è stata la meteorite Cavezzo il cui recupero è avvenuto ai primi di gennaio 2020 e la seconda è stata la meteorite Matera, caduta la sera del 14 febbraio di quest’anno e recuperata poco dopo. Delle circa 70.000 meteoriti recuperate sulla Terra solo per 45 si conosce l’orbita e fino a pochi anni fa, prima dell'era Prisma, l’Italia era assente da questo elenco.

Se vi trovate dalle parti di Sospiro e vi capita di vedere al suolo una pietra scura o un frammento metallico di qualche centimetro di diametro con i bordi arrotondati e una patina simile alla fuliggine, allora potrebbe essere una meteorite: non toccatela, fate una foto, prendete nota delle coordinate GPS e contattate direttamente Daniele Gardiol, ai seguenti riferimenti: daniele.gardiol@inaf.it – tel. 3491977591.

Lo strewn field della caduta del 23 maggio 2023 alle 22:21 UT. Le meteoriti di massa maggiore sono in alto, quelle di massa minore sono in basso. Il nord è in alto, l'est a destra (Crediti: Prisma/INAF).
Il bar California di Sospiro base operativa per la ricerca delle meteoriti. I volontari si sono ritrovati alle 9 per dare inizio alle ricerche sul campo.
Foto di gruppo dei volontari alla caccia della "meteorite di mezzanotte".
La ricerca di meteoriti in un campo di mais nei dintorni di Sospiro.

 

 

La notte del 24 maggio potrebbe essere ricordata come “la notte dei fireball”. Due meteore molto luminose (“bolidi”) hanno infatti solcato i cieli italiani, la prima poco dopo la mezzanotte e la seconda a notte fonda, verso le quattro e mezza del mattino. La prima ha interessato i cieli del Nord, la seconda la Sardegna. Ma mentre quest’ultima ha attraversato l’atmosfera troppo rapidamente e si è estinta a una quota troppo alta per poter aver dato luogo alla caduta di una meteorite (“fall” in gergo tecnico), la prima, avvistata da ben 11 camere della rete Prisma, potrebbe invece regalarci una bella sorpresa. Sarebbe la terza, dopo il ritrovamento della meteorite Cavezzo, avvenuto ai primi di gennaio del 2020 e della meteorite Matera , informalmente chiamata meteorite di San Valentino perché caduta la sera del 14 febbraio. Entrambe queste meteoriti sono state ritrovate grazie alle “detection” delle camere della rete di Prisma e ai calcoli degli esperti sulla possibile area di caduta.

Il bolide delle 22:21 UT del 23 maggio 2023 ripreso dalla camera Prisma di Piacenza.

Concentriamoci quindi sul primo avvistamento, ripreso dalle camere Prisma di Pino Torinese, Rovigo, Piacenza, Felizzano, Codogno, Cecima, Merate, Savignano, Montelupo Fiorentino, Chianti e Ravenna. I calcoli preliminari eseguiti dagli astronomi della rete Prisma indicano che il fireball è stato ripreso a partire da 75 km di quota, quando aveva una velocità di 15,8 km/s e si è estinto a 25 km di altezza con una velocità di circa 5 km/s. Nel complesso l'evento ha avuto una durata di circa 6 s. La velocità in atmosfera è tipica di un oggetto di origine asteroidale; in effetti l'orbita eliocentrica è quella caratteristica di un asteroide Apollo, con afelio poco oltre l'orbita di Marte e perielio fra le orbite di Venere e della Terra. Nel caso in cui qualche frammento abbia raggiunto il suolo, la parte più consistente potrebbe essere caduta nel comune di Sospiro (a est di Cremona) mentre altri frammenti più piccoli potrebbero essere disseminati lungo il Po, nel territorio dei comuni di San Daniele Po e di Pieve d’Olmi.

Adesso, fin dalle prossime ore, gli esperti di Prisma raffineranno i calcoli e cercheranno di circoscrivere l’area interessata dalla possibile caduta, il cosiddetto “strewn field”, generalmente un’ellissi estesa per qualche km lungo i due assi principali. Nel caso in cui i calcoli rafforzassero l’ipotesi di una caduta al suolo verranno organizzate in loco squadre di ricerca aperte anche a volontari che verranno appositamente formati e che potranno affiancare gli esperti nella “caccia al meteorite di mezzanotte”.