Alle 22:50:09 UT del 13 febbraio 2023 un brillante fireball di magnitudine assoluta -7,5 è stato ripreso dalle camere PRISMA di Navacchio, Loiano, MontelupoFiorentino, Chianti, Perugia, Ravenna ed Elba. Dai risultati della triangolazione di queste 7 camere risulta che il bolide ha iniziato a essere visibile a circa 76 km di quota, con una velocità iniziale in atmosfera di circa 17,3 km/s. Il bolide ha proseguito la sua corsa fino a estinguersi a 34 km di quota, con velocità finale di circa 9 km/s e una durata complessiva di appena 3 s. Considerata l'elevata velocità finale, l'intero meteoroide è andato dissolto e non ci sono meteoriti. Proiettando al suolo la traiettoria, il bolide è partito sulla verticale di Montelupo Fiorentino e si è estinto sopra Prato, seguendo una traiettoria da sud-ovest verso nord-est. Tramite l'IMO, PRISMA ha ricevuto alcune testimonianze visuali del bolide, che viene descritto di un colore verde-giallo, scia persistente e senza frammentazione. In effetti nella curva di luce raccolta dalle camere non si notano picchi di luminosità che possano far pensare a una frammentazione in volo del meteoroide.
L'orbita eliocentrica del meteoroide risulta di tipo asteroidale ossia a bassissima inclinazione sull'eclittica, afelio nella main belt e perielio fra Venere e la Terra: tipica di un oggetto Apollo.
Il bolide IT20230213T225009 ripreso dalla camere PRISMA di Montelupo Fiorentino, ospitata dall'Osservatorio Astronomico "Beppe Forti" (K83).
Nella prima mattina del 31 gennaio 2023 alle 03:36:44 UT un discreto bolide di magnitudine assoluta -7 è stato ripreso da 13 stazioni della rete Prisma coordinata dall'INAF:
Il bolide ha iniziato a rendersi visibile a 105 km di quota, quando si muoveva alla velocità di ben 50 km/s, estinguendosi a 77 km dopo appena 3,4 secondi. Al momento dell'estinzione del bolide la velocità era ancora superiore a 40 km/s: questo indica che l'estinzione è avvenuta a causa dell'ablazione completa del meteoroide. Nessun frammento può essere arrivato al suolo.
Proiettando la traiettoria a terra, si vede che il bolide ha avuto il punto iniziale della traiettoria a Spodnja Branica, un piccolo villaggio della Slovenia, mentre il punto finale è a Lamon, un comune della provincia di Belluno. Verso la parte finale della traiettoria il bolide è passato vicino alla zenit della cittadina di Feltre, sempre nel bellunese. La scia del bolide non presenta flare notevoli, quindi l'ablazione è stata relativamente uniforme.
Dall'orbita eliocentrica percorsa prima di incontrare la Terra si vede che si è trattato di un piccolo meteoroide cometario, infatti l'afelio cade oltre l'orbita di Nettuno.
Il bolide del mattino del 31 gennaio 2023 ripreso dalla stazione Prisma di Agordo della Associazione Meteoriti Italia.
il 10 gennaio 2023 alle 22:09:17 UT un brillante bolide di magnitudine assoluta -8,5 è stato ripreso da ben 12 camere PRISMA del nord e centro Italia e da una della rete francese FRIPON in Corsica. Le stazioni coinvolte sono state: Biguglia, Rovigo, Navacchio, Piacenza, Loiano, Trento, Vicenza, Montelupo Fiorentino, Chianti, Perugia, Ravenna, Novezzina e Busalla.
Il bolide è stato ripreso a partire da 86 km di altezza quando si muoveva con una velocità iniziale di circa 25 km/s, e si è estinto a 35 km di quota. Proiettando al suolo la traiettoria si vede che l'inizio della fase di bolide è caduta sul Mar Ligure prospiciente la città di Massa. Il bolide si è poi diretto verso nord-ovest, passando in prossimità del golfo della Spezia (detto anche golfo dei Poeti), ha proseguito passando allo zenit di Santo Stefano di Magra e del monte Mazzerino, infine si è estinto pochi km oltre. Al momento dell'estinzione la velocità finale era ancora di circa 12 km/s quindi il meteoroide si è estinto prima di iniziare la fase di volo buio che inizia a circa 3-4 km/s, questo indica che nessun residuo è arrivato al suolo. L'orbita eliocentrica del meteoroide ha l'afelio nell'orbita di Giove e il perielio circa all'altezza dell'orbita di Venere. Ne deriva che il semiasse maggiore è di 2,9 au, mentre l'eccentricità è 0,76 valori tipici di un'orbita di tipo cometario, probabilmente si è trattato di un meteoroide appartenente a una delle numerose comete della famiglia di Giove.
A PRISMA sono arrivate ben 18 osservazioni visuali in cui il bolide viene descritto per lo più di colore blu-verde, ma con fasi in cui si è presentato di colore bianco e giallo.
Il bolide del 10 gennaio 2023 delle 22:09 UT ripreso dalla stazione PRISMA della Stazione Osservativa di Loiano dell'INAF-OAS (Crediti: PRISMA/INAF-OAS).
Salvo sorprese in questa manciata di ore che ci separano dalla fine dell'anno, l'ultimo bolide italiano di buona luminosità del 2022 è stato osservato fra Basilicata e Campania. Le camere di Tricase, Vasto e Savelli della rete PRISMA lo hanno immortalato alle 20:02:15 UT del 28 dicembre. La durata del bolide è stata di appena 1 secondo e in questo breve intervallo di tempo è passato da una quota iniziale di 86 km sulla superficie terrestre a una finale di 65 km, altezza a cui è avvenuta l'estinzione del meteoroide. Quando un bolide molto luminoso ha una durata così breve significa che la velocità d'ingresso in atmosfera è elevata: nel nostro caso il valore determinato dalla camere PRISMA è stato di 31 km/s, una valore superiore a quello di un tipico meteoroide asteroidale, che generalmente oscilla fra 15 e 20 km/s. Se si proietta al suolo la traiettoria del bolide si vede che è diretta da est verso ovest, con l'inizio in prossimità del paese di Calvello (provincia di Potenza), mentre la fine coincide con Atena Lucana (provincia di Salerno).
La curva di luce del bolide è stata molto regolare, senza picchi improvvisi a indicare episodi di frammentazione. La magnitudine assoluta del bolide ha raggiunto un picco di -10,2 a circa 72 km di quota, poi la luminosità è diminuita in modo regolare fino ad arrivare alla magnitudine -3,7 al momento dell'estinzione. L'orbita percorsa dal meteoroide era molto eccentrica (e=0,84) e a bassa inclinazione sull'eclittica, con l'afelio poco entro l'orbita di Giove e il perielio poco all'interno dell'orbita di Mercurio. Considerato che il parametro di Tisserand rispetto a Giove è inferiore a 3, probabilmente era un meteoroide di tipo cometario appartenente a una cometa della famiglia di Giove.
Il bolide del 28 dicembre 2022 alle 20:02 UT ripreso dalla camera PRISMA di Vasto in provincia di Chieti in Abruzzo (Crediti: PRISMA).
Puntuale come tutti gli anni, fra il 14 e il 15 dicembre si verifica il massimo dello sciame delle Geminidi, provocato dai meteoroidi persi nello spazio dagli asteroidi (2300) Phaethon e (155140) 2005 UD. Le Geminidi sono uno sciame piuttosto intenso, con uno ZHR di circa 120 meteore/ora, inoltre la corrente è formata da meteoroidi rocciosi e non cometari come nella maggior parte degli altri sciami come le Perseidi e le Leonidi, quindi sono in grado di generare un buon numero di bolidi che possono essere facilmente rilevati dalle camere della rete PRISMA.
Il meteo sulla Penisola non è stato molto favorevole, ma il sud dell'Italia ha goduto di discrete condizioni di cielo sereno e le camere PRISMA siciliane di Isnello (Parco Astronomico GAL Hassin), Racalmuto (Associazione Astrofili Majorana), Palermo (Osservatorio Astronomico Amatoriale Bobhouse di Roberto Zagarella) e Serra la Nave (INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania) hanno lavorato senza sosta. Ecco una carrellata dei bolidi più interessanti rilevati.
Il bolide a nord di Cefalù ripreso dalla camera di Isnello (Crediti: PRISMA/INAF).
Il primo fireball è stato rilevato alle 22:12:27 UT del 14 dicembre dalle camere di Isnello, Palermo e Racalmuto nel cielo a nord-ovest di Ustica, in pieno mar Tirreno. La direzione percorsa dal bolide era da est verso ovest e ha raggiunto una magnitudine assoluta di -6,5. L'inizio della fase di fireball è stata a 88 km di quota per terminare a 56 km con una durata di appena 1,3 secondi. La velocità di ingresso in atmosfera era di 36 km/s, in buon accordo con quella attesa per le Geminidi, così come l'orbita eliocentrica: a moderata inclinazione sull'eclittica (24°) con afelio a 0,14 au e perielio a 2,7 au.
Alle 23:25:27 UT nuovo bolide di mag assoluta -6,0 rilevato ancora dal trio Isnello-Palermo-Racalmuto a nord-ovest di San Vito lo Capo. La direzione di percorrenza ancora da est verso ovest, inizio a 90 km con estinzione a 54 km, durata di 1,2 s e velocità di 36 km/s.
Passa qualche ora e alle 03:04:51 UT del 15 dicembre le stazioni di Isnello, Racalmuto e Serra La Nave rilevano un bolide di mag assoluta -4,7 che stavolta si proietta sulla terraferma, con traiettoria da Caltagirone verso Francofonte. In questo caso la quota di inizio è stata di 93 km con estinzione a 55 km, durata di 1,3 s, stessa velocità atmosferica dei precedenti. Notare la direzione da ovest verso est percorsa dal bolide a differenza dei primi due che si muovevamo da est verso ovest. Questo cambiamento di direzione dei bolidi è dovuto alla rotazione terrestre perché la direzione di arrivo dei meteoroidi è rimasta la stessa.
L'ultimo bolide della nottata è stato alle 04:11:33 UT, rilevato dalla coppia Isnello-Racalmuto. Si è trattato di un bolide di mag -4,5 rilevato in mare pochi km a nord di Cefalù, ovviamente con direzione di movimento da ovest verso est. In questo caso l'inizio è stato a 90 km di quota con estinzione a 56 km, durata di 1,2 s.
In tutti questi casi nessun frammento è giunto al suolo, i meteoroidi che hanno generato i bolidi osservati erano troppo piccoli. PRISMA ha anche ricevuto una decina di segnalazioni visuali di bolidi, dalla Sicilia ovviamente, ma alcune anche dalla Lombardia e dal Piemonte: le Geminidi non deludono mai.
Alle ore 23:38:36 UT del 16 novembre 2022 un brillante bolide di magnitudine assoluta -9,2 è stato ripreso dalle camere Prisma di Medicina, Camerino, Trento, Montelupo Fiorentino, Civitanova Marche, Chianti, Novezzina e Vasto (Fripon 19390). Nel complesso l'evento è durato solo 1,2 s con il bolide che si è reso visibile da 112 km di quota per estinguersi completamente a 89 km. Proiettando al suolo la traiettoria si vede che l'intero evento si è sviluppato sul mare Adriatico, con una traiettoria percorsa grossomodo da est verso ovest con termine appena oltre le acque territoriali italiane, di fronte a Ravenna. La breve durata del bolide è dovuta all'elevata velocità di ingresso in atmosfera: 71 km/s, vicino al limite di 72 km/s oltre al quale il meteoroide non appartiene più al sistema solare. Velocità atmosferiche così elevate sono tipiche di meteoroidi di origine cometaria. In effetti l'orbita eliocentrica di questo oggetto, a bassa inclinazione sull'eclittica, ha il perielio all'altezza della Terra, mentre l'afelio è compreso fra le orbite di Saturno e Urano. Possiamo quindi dire che un piccolo frammento cometario si è disintegrato nel cielo dell'Adriatico senza dare luogo a caduta di frammenti macroscopici.
Il bolide del 16 novembre 2022 delle 23:38:36 UT ripreso dalla camera Prisma di Medicina (BO).
La sera del 3 novembre 2022 alle 15:50:02 UT un brillante bolide di mag assoluta -7,7 è stato ripreso da 7 camere PRISMA nei cieli della Toscana: Arcetri, Camerino, Chianti, Piombino, Perugia, Amelia e Gennargentu (evento 19197). Il bolide ha iniziato a brillare a 98 km di quota e in 3,8 s è sceso fino a 63 km di quota dove è avvenuta l'estinzione. La velocità iniziale era di 33 km/s, quella finale di 28 km/s: nessun frammento è arrivato al suolo perché la fase di volo buio non è mai iniziata.
La traiettoria proiettata al suolo è stata percorsa a partire da Montalcino (Siena), è passata allo zenit di Puntone di Scarlino (Grosseto) ed è terminata sulla verticale del colle della Grottaccia, sull'isola d'Elba. L'orbita eliocentrica percorsa dal meteoroide originario è eccentrica a bassa inclinazione sull'eclittica, con perielio all'interno dell'orbita di Mercurio e afelio appena all'interno di quello di Giove. Con queste caratteristiche e considerato il valore della velocità geocentrica si è trattato di un meteoroide appartenente allo sciame delle Tauridi.
Su questo bolide, tramite il report form dell'IMO, sono state raccolte 14 osservazioni visuali in cui il bolide viene descritto di colore bianco-azzurro e verde, con flare finale (evento 7932 dell'IMO). Particolarmente evocativa la descrizione di Marta N. che ha visto il bolide da Roma:
«La scia luminosa, di un blu brillantissimo, era composto da una sorta di sfera iniziale seguita da una scia molto lunga. Ha sorvolato i palazzi di fronte a me tanto è vero che non ho dovuto alzare la testa per osservare la scena. Dopo che è scomparso dal mio campo visivo (ero affacciata al balcone con i palazzi di fronte) ho forse sentito un rumore ma non ne sono sicura (ero sbalordita da ciò che avevo visto). E poi ho visto illuminarsi intensamente i palazzi».
La scia del bolide del 3 novembre 2022 alle 17:59 UT ripresa dalla camera PRISMA del Chianti. Il bagliore luminoso sopra alla scia del bolide è la Luna con fase 0,77.
Alle 00:24 UT del 30 ottobre 2022 ben 13 stazioni della rete PRISMA hanno rilevato un brillante bolide di magnitudine assoluta -8,5 (evento 19117 di Fripon). Fra le stazioni ci sono: Rovigo, Navacchio, Loiano, Bedonia, Savignano, Arcetri, Vicenza, Montelupo Fiorentino, Chianti, Piombino, Ravenna, Novezzina e Chions. Proiettando al suolo la traiettoria del bolide ci si trova fra le cittadine di Sasso Marconi e Calderara di Reno, della provincia di Bologna. Tutto il fenomeno ha avuto una durata di appena 1,6 secondi e non ci sono state segnalazioni visuali.
Dal punto di vista cinematico il bolide si è reso visibile a 95 km di quota, quando viaggiava alla velocità di circa 33 km/s e si è completamente estinto a 50 km con una velocità residua di 25 km/s. Durante la caduta in atmosfera si è verificato almeno un brillante flare, segno di una disintegrazione parziale del meteoroide originale. Data la velocità finale ancora molto elevata, nessun frammento è arrivato al suolo. Dall'orbita eliocentrica che seguiva il meteoroide progenitore, questo bolide può essere associato a un meteoroide delle Tauridi, lo sciame di meteore generato dalla famosa cometa 2P/Encke, che ha un nucleo di circa 4,8 km di diametro. Si ritiene che la Encke e l'ampio sciame di meteoroidi e asteroidi near-Earth associato sia quello che rimane di una cometa progenitore disintegratasi fra 30.000 e 20.000 anni fa, ma non ci sono prove conclusive a supporto di questa tesi.
Immagine del bolide del 30 ottobre 2022 ripreso dalla camera PRISMA della Stazione Astronomica di Loiano gestita dall'INAF-OAS (Crediti: PRISMA/INAF-OAS).
La sera del 17 ottobre 2022 alle 17:33:09 UT (le 19:33 dei nostri orologi), un brillante bolide di colore verde-azzurro e magnitudine assoluta -8 è stato visto da diverse persone dall'Italia centrale. Il bolide è stato ripreso dalle camere Prisma di Castellana Grotte, Amelia, Vasto e Savelli. Dai dati raccolti ed elaborati dal sistema automatico di Fripon con cui Prisma collabora, risulta che il bolide ha iniziato a rendersi visibile a 96 km di quota ed è scomparso a 49 km d'altezza percorrendo una traiettoria compresa fra Venafro e Torre del Greco. La velocità iniziale in atmosfera era piuttosto elevata, circa 43 km/s, mentre nel momento dell'estinzione - avvenuta sul golfo di Napoli - viaggiava ancora a 35 km/s. Questa elevata velocità nella fase dell'estinzione è un chiaro indizio che il meteoroide responsabile del bolide si è interamente consumato durante la caduta atmosferica senza che nessun frammento sia arrivato al suolo. Tutto l'evento è stato abbastanza rapido, è durato meno di 2,5 secondi.
Le segnalazioni visuali ricevute sono state 11, per lo più provenienti da Roma e dai dintorni di Bari e Foggia. Queste testimonianza sono andate a costituire l'evento 7075-2022 dell'IMO. La traiettoria proiettata al suolo ottenuta dalle osservazioni visuali è in discreto accordo con quella ottenuta dalle camere di Prisma.
Un crop dell'immagine del bolide ripreso dalla stazione di Vasto.
Alle 17:52:55 UT del 12 ottobre 2022, quindi in prima serata, le camere Prisma di Crotone e Savelli hanno ripreso un brillante bolide di mag assoluta -7,5. Il bolide ha percorso una traiettoria da nord-est verso sud-ovest sul mar Ionio prospiciente Catanzaro e Locri: in pratica si è mosso parallelamente alla "punta" dello stivale italico. Le camere Prisma hanno iniziato a riprenderlo da circa 83 km di quota e lo hanno seguito fino all'estinzione, avvenuta a 44 km d'altezza. La velocità iniziale era di circa 21 km/s, mentre nel momento dell'estinzione viaggiava ancora a 15 km/s: il meteoroide non è mai arrivato alla fase di volo buio, ma è stato completamente consumato dall'atmosfera durante la caduta. Dal tipo di orbita eliocentrica, a bassa inclinazione sull'eclittica, con perielio all'altezza dell'orbita di Mercurio e afelio fra Terra e Marte, risulta un'origine di tipo asteroidale.
Il bolide è stato visto anche da alcuni testimoni visuali. Roberto C., che ci ha fatto pervenire la sua testimonianza compilando il report form dell'IMO, lo descrive inizialmente di colore <<giallo chiaro e dalla metà in poi della traiettoria tendenza al bianco freddo con sfumature di azzurro chiarissimo>>. Alla fine della traiettoria il meteoroide si è frammentato.
Il bolide del 12 ottobre 2022 ripreso dalla camera Prisma di Crotone, dell'Istituto d'Istruzione Superiore M.Ciliberto - A. Lucifero.