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La sera del 24 gennaio circa alle 22 locali (esattamente alle 20:59:08 UT), un luminoso bolide ha attraversato i cieli dell'Italia settentrionale, muovendosi da sud-est verso nord-ovest. Ben 17 camere della rete PRISMA e 2 della rete francese FRIPON hanno immortalato l'evento. Fra le prime si trovano Asiago (PD), Medicina (BO), Piacenza (PR), Pino Torinese (TO), Genova, Finale Ligure (GE) e Lignan (AO). Le camere che hanno visto il bolide passare in prossimità dello zenit sono Genova e, soprattutto, Finale Ligure.

Diverse anche le segnalazioni visuali che sono giunte a PRISMA. Al momento siamo a una decina di testimoni che, tramite il form di segnalazione dell'IMO presente nella home, hanno voluto dare il proprio contributo.

Vista la lunghezza della traiettoria, probabilmente si è trattato di un meteoroide che è entrato in atmosfera con una bassa inclinazione rispetto alla superficie terrestre. Al momento i dati raccolti dalle camere PRISMA sono in elaborazione. Stime preliminari indicano una quota in atmosfera, sulla verticale circa di Finale Ligure, compresa fra 75 e 90 km. Appena possibile renderemo noti ulteriori aggiornamenti sia sulla traiettoria in atmosfera sia sull'orbita eliocentrica seguita dal meteoroide.

La traiettoria del bolide del 24 gennaio 2019 ripresa dalla camera PRISMA di Finale Ligure. Il sud è in alto e l'est a destra.

La rete PRISMA, con la sua consociata FRIPON, ha come obiettivo principale il monitoraggio dei bolidi molto luminosi per il recupero al suolo della eventuale meteorite. Tuttavia, le camere all-sky di PRISMA possono riprendere anche i bolidi meno luminosi, ossia quelli generati da piccoli meteoroidi che si dissolvono completamente in atmosfera.

Fra la fine di novembre e l'inizio di dicembre 2018 i cieli italo-francesi sono stati solcati, in media, da 5 bolidi ogni notte. Il numero di bolidi osservato da PRISMA e FRIPON è però aumentato considerevolmente nelle notti del 14 e 15 dicembre, date in cui si è verificato il massimo dello sciame delle Geminidi. Le Geminidi sono uno sciame di meteore particolare perché, invece di avere come corpo progenitore una cometa, hanno come progenitore l'asteroide 3200 Phaethon (ossia 3200 Fetonte).

Phaethon è un asteroide della famiglia di Pallas che percorre un'orbita eliocentrica molto ellittica che lo porta da 360 a soli 20 milioni di km dal Sole. Di conseguenza l'escursione termica sulla superficie è piuttosto elevata - pari a circa 900 °C - e questo porta alla fratturazione esplosiva della crosta con conseguente emissione nello spazio di una nube di meteoroidi rocciosi che, quando viene intercettata dalla Terra, da origine alle Geminidi.

Essendo di origine asteroidale i meteoroidi delle Geminidi sono più compatti e di maggiori dimensioni rispetto a quelli di origine cometaria ed entrando in atmosfera a circa 35 km/s originano delle meteore brillanti e di lunga durata. Come si vede dal grafico che presentiamo, in queste notti di metà dicembre il numero di bolidi è aumentato da 6 a 10 volte rispetto al normale "rumore di fondo" delle ultime settimane pre-Geminidi. Nella notte del 15, in media c'è stato un bolide ogni quarto d'ora. Un vero e proprio spettacolo della Natura!

Il numero di bolidi osservato dalle reti PRISMA e FRIPON a partire dalla fine di novembre 2018. Come si vede nei giorni del 14 e 15 dicembre il numero di eventi è salito in modo rilevante per il gran numero di bolidi appartenenti allo sciame delle Geminidi (crediti: Albino Carbognani e PRISMA).

Alle 18:01 UT (19:01 ora locale) del 7 novembre, un luminoso bolide di colore bianco è stato visto da diversi testimoni dal centro e sud Italia. Secondo le testimonianze visuali, raccolte in collaborazione con l'IMO, la traiettoria del bolide è stata percorsa approssimativamente da sud-est verso nord-ovest. Il bolide è apparso relativamente lento, la durata complessiva dell'evento è stata stimata in circa 10 -15 s. Durante il tragitto osservato il bolide non ha mostrato flare, ossia quei repentini aumenti di luminosità che ne denunciano la frammentazione.

La rete PRISMA non ha ancora molte camere nel centro-sud del Paese e, complice anche la situazione meteo non ottimale di questi giorni, l'unica detection è stata fatta dalla stazione di Capua, in provincia di Caserta.

L'immagine che pubblichiamo mostra la scia del bolide basso sull'orizzonte ovest. Stime ragionevoli sulla quota iniziale portano a ritenere che il bolide fosse a circa 200 km da Capua, ossia sul Marte Tirreno.