Vai al contenuto

Malgrado non ci siano ancora camere PRISMA a coprire la zona dove si è verificato il bolide del 20 settembre (sulla Sardegna, alle ore 21.34 circa), le camera PRISMA di San Marcello Pistoiese e Genova sono riuscite comunque a rilevare la luminosa traccia, sebbene essa sia troppo bassa sull'orizzonte per consentire di ricavare dei dati scientifici.

il bolide ripreso dalla camera PRISMA di S.Marcello (ITTO01)
(crediti P.Bacci, M.Maestripieri, Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese & PRISMA)

lo stesso bolide ripreso dalla camera PRISMA dell'Osservatorio del Righi - Genova (ITLI01)
(elaborazione grafica Daniele Gardiol)

La notizia dell'ANSA
L'articolo su La Repubblica Scienze
La notizia su Olbia.it [1] [2]

Un bolide di durata eccezionale è stato rilevato dalle camere della rete PRISMA. Comparsa sui cieli dell'Austria occidentale ad una quota di circa 80 km, la brillante meteora si è mossa con una inclinazione di appena 7° attraversando l'Italia Nord-Orientale in direzione Sud-Est per terminare la sua corsa sull'Adriatico a 43 km di quota. La bassissima inclinazione ha favorito la durata dell'evento, stimata in oltre 23 secondi.
Durante il tragitto il meteoroide deve essere andato incontro a successive esplosioni, testimoniate da oscillazioni della velocità misurata in più punti. La velocità all'infinito risulta essere  di circa 16 km/s, mentre la velocità geocentrica di circa 12 km/s esclude che potesse trattarsi di un oggetto artificiale (i cosiddetti detriti spaziali).

La traiettoria del bolide (rosso) ricostruita dai dati PRISMA. In giallo la proiezione a terra 

La lunghissima scia del bolide ripresa dalla camera PRISMA di Rovigo (ITVE02)

Calcolata la traiettoria del bolide di sabato 18 agosto scorso. Lo staff del gruppo di Astrometria/Traiettorie  della rete PRISMA composto da D.Barghini, A.Carbognani e D.Gardiol ha triangolato i dati disponibili dalle due camere che hanno rilevato l'evento. Il calcolo ha portato a concludere che la traccia luminosa è diventata visibile a una quota di 83 km, sopra il Mare Adriatico. Il bolide ha proseguito la sua strada con una inclinazione di 32° rispetto al terreno in direzione Nord-Ovest per estinguersi alla quota di 31 km alle coordinate 43.6320°N, 13.2252°E nell'entroterra di Senigallia. La velocità prima dell'ingresso in atmosfera è stata stimata di circa 21 km/s.

Grafico che mostra l'evoluzione della quota del bolide in funzione del tempo

Un intenso bolide è stato avvistato questa sera intorno alle 21 (ore 18:55:32 UT) sui cieli italiani.

Ci stanno giungendo tramite il nostro sito numerosissime segnalazioni da parte di testimoni oculari, siamo a oltre 60. Potete rimanere aggiornati sulla situazione man mano che i resoconti inviati vengono approvati cliccando QUI.

La pagina dedicata all'evento sul sito dell'International Meteor Organization           (cliccate sull'immagine per andare all'articolo relativo)

La regione interessata (Romagna, Marche) purtroppo non è ancora coperta dalle camere PRISMA. Il bolide è stato comunque rilevato dalle due stazioni PRISMA di Capua (ITCP02) e Trieste (ITFV01), in entrambi i casi molto basso sull'orizzonte rispettivamente settentrionale e meridionale. Vi proponiamo in anteprima le immagini.

Mini-EUSO è una delle missioni pilota del programma JEM-EUSO (Join Experiment Missions for Extreme Universe Space Observatory) la cui finalità è quella di osservare dallo spazio i raggi cosmici ad energie estreme (oltre i 5x1019 eV). L’osservazione avviene mediante la rivelazione della luce di fluorescenza prodotta dagli sciami atmosferici estesi, cioè le cascate di particelle prodotte dall’interazione del raggio cosmico primario con le molecole di atmosfera.

Ma che cosa c'entra PRISMA?

Potenzialmente Mini-EUSO potrebbe rivelare anche bolidi. Durante i giorni 13-15 Marzo 2018, l’engineering model di Mini-EUSO è stato testato presso l’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino nell’ambito della collaborazione tra i team di Mini-EUSO e PRISMA-OATo. Mini-EUSO è stato esposto a diverse sorgenti di luce: città, aeroplani, stelle, fondo cielo in diverse condizioni di luminosità. L’acquisizione dati in concomitanza alla presa dati di PRISMA è molto importante per valutare le performance relative soprattutto in prospettiva futura, quando il
flight model di Mini-EUSO volerà a bordo della ISS.

Leggi il comunicato completo

Segnaliamo con piacere che l'Orbital Debris quarterly news della NASA nel suo numero di Maggio 2018 segnala come "presentazione degna di particolare nota" l'intervento dal titolo "PRISMA - an Italian all-sky camera surveillance network" tenuto al quarto Workshop internazionale sul rientro degli Space Debris  il 1° Marzo presso ESA/ESOC a Darmstad, in Germania.

Leggi il bollettino completo

Forse alcuni di voi avranno avuto modo di vedere nella notte tra sabato 24 e domenica 25 Marzo il rientro di un detrito spaziale, il terzo stadio di un vettore Soyuz. Numerose le segnalazioni giunteci. Vi proponiamo l'immagine della scia luminosa immortalata dalla camera PRISMA ITCP01 dell'INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Napoli.

Il relitto spaziale è stato visibile per oltre 50 secondi a partire dalle 3h 25' 25.0" ora locale, solcando una buona parte di cielo a partire da Sud-Ovest (a destra nell'immagine)  ad una altezza di circa 20 gradi per spegnersi a Sud-Est intorno ai 15 gradi di elevazione, muovendosi nel verso indicato dalla freccia rossa. L'apparente curvatura dell'orizzonte è un effetto del sistema ottico della camera. Le luci visibili a destra in basso nella immagine sono nella direzione dei quartieri spagnoli di Napoli, mentre il Vesuvio, non visibile, è ad Est, cioè a sinistra nell'immagine. All’inizio della traccia, a destra, il razzo russo stava sorvolando il Tirreno centrale, all’incirca 150 km a Nord della città di Palermo, mentre alla fine della traccia la Soyuz-Fregat stava ormai abbordando il territorio siciliano attorno alle Isole Eolie.

Vi è capitato di vedere un bolide? Segnalatecelo QUI!

(Crediti: Il team PRISMA dell'INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte è formato da Giulio Capasso, Enrico Cascone e Andrea Di Dato. L'immagine è stata composta da Dario Barghini, Alberto Buzzoni e Daniele Gardiol).

 

La stazione spaziale cinese TianGong 1 è ormai prossima al rientro incontrollato in atmosfera, previsto attorno alla prima metà di marzo.  La rete PRISMA  ha iniziato il  monitoraggio.

La stazione Tiangong-1 ripresa dalla rete PRISMA

Vedi il Video del passaggio delle 17 UT circa del 18 gennaio 2018 sui cieli di Loiano

Leggi l'articolo completo su Media INAF

Animazione GIF del passaggio della Tiangong 1 sui cieli di Loiano catturato dalla rete PRISMA