Vai al contenuto

Un fireball nel genovese

Alle 19:54:30 UTC dell'8 dicembre 2025 (20:54:30 dei nostri orologi), un brillante fireball ha attraversato il cielo dell'Italia centro-settentrionale. Immediatamente, sono iniziate ad arrivare centinaia di segnalazioni visuali, il che accade solo quando il fireball è brillante e di lunga durata. Sul sito web dell'IMO, che raccoglie le segnalazioni dei bolidi compilando il web form di PRISMA, sono disponibili quasi 400 segnalazioni relative all'evento 9516-2025. Sono presenti anche due video e un paio di immagini. Il bolide da alcuni è stato descritto come "una specie di palla rossa/gialla" seguita da una grande coda verde", mentre per altri testimoni era la testa a essere di colore verde.

Il fireball è stato registrato da ben 13 stazioni di PRISMA: Rovigo, San Marcello Pistoiese, Navacchio, Scandiano, Loiano, Medicina, Bedonia, Cecima, Zicavo, Montelupo Fiorentino, Chianti, Piombino e Ravenna. La traiettoria del fireball proiettata al suolo parte da Donoratico, sulla costa della Toscana, si sposta sul mare e rientra sulla terraferma per terminare sul Monte Bric Pertuso, nell'entroterra a est di Genova. La lunghezza totale della traiettoria al suolo è di circa 180 km, percorsa da sud-est verso nord-ovest.

Dalla triangolazione risulta che il fireball è entrato in atmosfera a una velocità di circa 19 km/s e ha iniziato a essere visibile a una quota di 80 km. La durata complessiva dell'evento è stata di circa 12 secondi, molto lunga per un fireball, e l'estinzione è avvenuta a circa 40 km di quota, con una velocità residua di quasi 8 km/s. La durata è stata lunga perché l'inclinazione della traiettoria rispetto alla superficie terrestre era bassa, circa 12° stando alle prime stime. L'elevata velocità finale non fa ben sperare per quanto riguarda il ritrovamento di eventuali meteoriti; in ogni caso, l'eventuale strewn field cade sicuramente sull'Appennino in una zona impervia e non facile da raggiungere. L'orbita eliocentrica percorsa dal meteoroide prima di entrare nell'atmosfera terrestre indica che si trattava di un tipico frammento asteroidale di qualche decina di cm di diametro, su un'orbita di tipo Apollo: il perielio era compreso fra le orbite della Terra e di Venere, mentre l'afelio cadeva nella fascia principale degli asteroidi.

Un'immagine del fireball della sera dell'8 dicembre 2025 ripresa dalla camera PRISMA di Bedonia (nell'Appennino parmense). Come si vede, la lunghezza della traiettoria è notevole, conseguenza della bassa inclinazione della traiettoria di caduta. Crediti: PRISMA/INAF.